L’Amministrazione Comunale di Catania ha messo a punto la bozza del REGOLAMENTO UNICO PER L’ACCESSO AL SISTEMA INTEGRATO DEI SERVIZI SOCIO-ASSISTENZIALI, che permetterà di regolamentare l’accesso dei cittadini all’offerta di servizi predisposta dal Comune. Si tratta di una seconda edizione visto che una prima bozza dello stesso documento era stato predisposto alla fine della sindacatura Stancanelli, ma non era mai approdata in aula per la discussione. Adesso, invece, pare che i presupposti ci siano, così come la volontà dell’Amministrazione. Segnaliamo poi che Confcooperative è stata l’unica Organizzazione a suggerire proposte migliorative al testo che verrà inviato al Consiglio Comunale. I suggerimenti sono stati tutti accolti e fanno parte integrante del Regolamento Unico. Si tratta di emendamenti che tengono conto dell’integrazione tra servizi socio-assistenziali e socio-sanitari, della tutela del diritto di scelta dell’assistito, della programmazione dell’offerta dei servizi, della tutela delle pari opportunità per le imprese sociali che offriranno tali servizi in nome e per conto del comune e che guardano all’ormai imminente costituzione della Città Metropolitana. Il Regolamento Unico arriva però in un momento assai complicato per le casse comunali, costrette a fare i conti con un bisogno crescente dei soggetti in difficoltà, con i tagli dei trasferimenti statali e soprattutto con un livello di evasione ed elusione fiscale, che si mantiene troppo alto per una città come Catania. Tutto ciò potrebbe determinare un significativo depotenziamento dell’offerta dei servizi al cittadino ed è per questo che da tempo Confcooperative, insieme ad altre forze sociali, ha chiesto di avere più contezza sulla riduzione delle risorse.