Sistema Mafia Capitale: un'occasione per fare pulizia

Sistema Mafia Capitale: un'occasione per fare pulizia

05/12/2014 - (L'Opinione)

Lasciamo a penne giornalistiche più blasonate l’onore di discettare sull’ondata nera che sta travolgendo il comune di Roma, il sistema criminale per lo sfruttamento di rom e immigrati e alcune cooperative colluse. Ma non si faccia però di tutta l’erba un fascio.

Quelle incriminate non sono sociali e certamente non sono cooperative autentiche. Quelle vere, oggi, stanno soffrendo maledettamente gli effetti di una crisi infinita e quindi i tagli ai comuni, ma anche le follie di una burocrazia autoreferenziale e insensibile al dolore dei cittadini. Le cooperative vere producono vantaggi ai propri soci, danno sollievo ai propri assistiti e inseriscono, quando possono, ragazzi con qualche problema nel mondo del lavoro. Proprio per le tantissime cooperative sane e per rispetto di ciò che fanno bisogna fare pulizia. Questa vicenda è un’opportunità per andare fino in fondo. Per una volta SIA FATTA GIUSTIZIA e si vada a scavare dove finora non si è potuto a causa di una selva inestricabile di contatti, relazioni indicibili, coperture di alto livello, collusioni e clientele.

Le ramificazioni del sistema Mafia Capitale arrivano fino a territori vicini, come Mineo, dove una città artificiale ha cambiato il volto del Calatino. In tempi non sospetti abbiamo scritto e denunciato cosa non ci piaceva di quel sistema immigrati che gestisce fiumi di denaro pubblico attraendo soggetti poco affidabili e innescando dinamiche tipiche della debolezza umana. Quel sistema ha modificato radicalmente l’economia del territorio. Qualcuno interessato dirà che la politica dell’accoglienza determina benessere, altri affermeranno che ha portato solo posti di lavoro dequalificati e tanto degrado. In attesa che qualcuno dica chi ha ragione, noi continuiamo ad “avere fiducia nella giustizia” e a fare il tifo per la cooperazione con la C maiuscola.

 

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