La crisi della cooperazione sociale catanese. Le nostre richieste al Comune di Catania

La crisi della cooperazione sociale catanese. Le nostre richieste al Comune di Catania

03/07/2014 - (Notizie)

Ancora una volta, abbiamo richiesto al Comune di Catania di intervenire con urgenza per migliorare la drammatica situazione delle cooperative sociali. Ieri, con una nota indirizzata al Sindaco Enzo Bianco, all’Assessore al welfare e all’Assessore al bilancio, Confcooperative Catania insieme alle altre Centrali Cooperative ha chiesto all’Amministrazione comunale di attivarsi con sollecitudine per evitare che la già difficile fase di crisi della cooperazione sociale catanese, si trasformi in catastrofe per i soci, i lavoratori, gli utenti e le loro famiglie. In particolare, abbiamo formulato le seguenti richieste al Comune: • Che provveda a saldare il maturato che porta un ritardo di parecchi mesi; • Che effettui i pagamenti delle prestazioni erogate in suo nome e per conto entro il limite temporale di 60 giorni dal ricevimento della fattura ed in caso di non ottemperanza riconosca automaticamente gl’interessi di legge; • Che, per i servizi di assistenza residenziale, affronti in modo definitivo il tema del pagamento delle quote di rilievo sanitario, sospese il 31/08/2010. L'ASP/3 ha comunicato di aver provveduto a liquidare la somma di € 6.500.000,00, riferita alla metà del contenzioso instaurato dal Comune di Catania. Detto importo, in aggiunta alla quota di compartecipazione degli ospiti, è nella disponibilità dell’Amministrazione comunale, la quale è tenuta a erogarlo anche a fronte alla grave sofferenza finanziaria delle cooperative interessate. Per ciò che riguarda le suindicate quote future si apprezza il tavolo tecnico istituito con l’ASP nella speranza che si superi per il futuro il problema. • Che, per le strutture residenziali provveda ad adeguare, nel rispetto del CCNL in vigore e degli parametri organizzativi, la retta per utente secondo il costo del lavoro sostenuto attualmente dalle strutture che operano in nome e per conto dell’Amministrazione Comunale; • Che proceda al più presto a ripristinare l’accesso degli utenti anziani alle graduatorie per erogazione del servizio di assistenza domiciliare anziani, ormai bloccato da quasi dieci anni.

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